Le meraviglie di Fara e Castelnuovo: il biglietto passepartout

Punti di forza: 

Un biglietto unico per esplorare e conoscere due bellissimi borghi della provincia di Rieti e i loro tesori museali: Fara in Sabina e Castelnuovo di Farfa. Fara vi attende con il caratteristico Museo Archeologico e il suggestivo Museo del Silenzio mentre Castelnuovo apre le porte del raffinato Museo dell'olio della Sabina: un elegante connubio di arte contemporanea, storia tradizionale e produzione agroalimentare. 

 

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Per gli amanti di: Storia, archeologia, religione, folklore, tradizione, gastronomia.

Dove: Fara in Sabina e Castelnuovo di Farfa (RI)

Meeting point: presso l'ufficio turistico di Fara in Sabina

Presso il Museo archeologico di Fara in Sabina, sono esposti i reperti provenienti dagli scavi archeologici effettuati nel territorio a partire dagli anni '70 relativi  a due insediamenti principali dell'antica Sabina tiberina: Cures ed Eretum. Di particolare importanza il trono in terracotta del misterioso re di Eretum e il relativo corredo funerario. Il Museo del Silenzio, ospitato all’interno della chiesa della Rocca, vuole rievocare lo spirito e la quotidianità della vita claustrale, condotta lungo un cammino di silenzio e contemplazione. Il suggestivo sistema di suoni e luci anima via via l’ambiente buio, raccontando gli oggetti simbolo delle attività che si svolgono nel monastero, dai breviari al rosario, dalle stoviglie ai vasi della spezieria. Intanto la voce narrante, unita a una serie di proiezioni sul soffitto, aiuta a immergersi in una dimensione di raccoglimento, ricreando i tratti di un vivere scandito dalla meditazione e dalla preghiera. Si tratta di un’esperienza che per qualche istante porta lontano, verso un orizzonte antico eppure percepito come nuovo.  

Il museo di Castelnuovo di Farfa è dedicato all'olio della Sabina che il medico Galeno (II secolo d.C.) definì come il migliore del mondo antico. La vicinissima Abbazia di Farfa fu uno dei pochi centri medioevali europei nel quale furono conservate e poi trasmesse le antiche tecniche dell'olivicoltura. Il museo ha sede a Palazzo Perelli, edificio cinquecentesco ampiamente manomesso e di recente recuperato, ma si estende anche al centro storico e al paesaggio. L'itinerario ha inizio con una sezione dedicata al mito dell'olio, celebrato da sculture dei maestri contemporanei Alik Cavaliere, Gianandrea Gazzola, Maria Lai e Hidetoshi Nagasawa. La visita prosegue con la documentazione sulla botanica dell'ulivo sabino e la tradizione dell'olivicoltura, poi con la sala della memoria, dove il mondo dell'olio viene raccontato dalle voci e dalle immagini dei contadini di Calstelnuovo. Con un percorso pedonale nella campagna, si raggiunge il sito altomedievale di San Donato dove, vicino alla chiesa restaurata, il "Giardino degli ulivi del mondo" ospita le diverse specie coltivate nel bacino del Mediterraneo e con esse, simbolicamente, i popoli che condividono nella storia e nel presente la cultura dell'olio di oliva. 

Durata: 1 giorno

Il costo include

-Ingresso e visita guidata al Museo dell’olio e di Castelnuovo di Farfa

-Ingresso e visita guidata al Museo Archeologico e Museo del Silenzio di Fara in Sabina

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