martedì 22 giugno 2021
Le Saline, Spinicci, Sant’Agostino, sono probabilmente le località più apprezzate dai viterbesi che scelgono il mare di prossimità. Ma andiamo per ordine!
La Riserva naturale Salina, situata a ridosso dell’antico porto di Gravisca è area naturale protetta istituita nel 1980, copre una superficie di 170 ettari e deve il suo nome alla realizzazione a inizi dell’800 di una salina commissionata dallo Stato Pontificio per il fabbisogno di Roma. Nella riserva sono presenti numerose specie dell'avifauna migratoria e stanziale tra cui il fenicottero rosa, principale attrazione per fotografi e birdwatchers, ma anche l'Airone Bianco, il Falco Pescatore, il Germano Reale, il Cormorano, la Quaglia, il Fagiano e molte altre specie faunistiche. Un'esperienza divertente ed educativa per grandi e bambini. Con un po’ di fortuna potreste incontrare anche esemplari di volpe, istrice, porcospino, scoiattolo e testuggine comune.
La Spiaggia di Spinicci, incastonata in un tratto costiero che conserva 10 chilometri di arenile naturale e profumate pinete mediterranee, si presenta con una spiaggia di sabbia dorata con fitte pinete e sistemi dunali a tratti. L’estesa pineta, da attraversare per raggiungere la spiaggia, garantisce momenti di ristoro dal sole e la possibilità di fare pic-nic. Il mare è cristallino e trasparente, e i suoi fondali sabbiosi sono popolati da praterie di posidonia. Raggiungere la spiaggia è semplice, seguendo la litoranea da Tarquinia verso Montalto di Castro.
La spiaggia dei bagni di Sant’Agostino è una delle località di mare più belle del Lazio. Con i suoi 2 km di estensione del litorale, la sua vegetazione costituita in prevalenza da macchia mediterranea, la sua sabbia dorata e fine e le sue acque poco profonde risulta essere tra le più apprezzate dalle famiglie con bambini, che possono cominciare ad esplorare il mare con tranquillità, scegliendo la spiaggia libera oppure gli stabilimenti attrezzati. Situata a circa 15 km da Civitavecchia e vicina alla già citata Riserva delle Saline, è raggiungibile con mezzi propri lasciando l’Aurelia nel tratto che va da Civitavecchia a Grosseto.
Se andate incontro a una giornata nuvolosa o volete esplorare la zona circostante, Tarquinia offre la possibilità di conoscere la civiltà etrusca come pochi altri luoghi al mondo. Già abitata in epoca villanoviana (IX – VIII sec. a.C.), Tarquinia è Patrimonio Unesco insieme con Cerveteri per i due complessi di necropoli della Banditaccia e Monterozzi, insediamenti facenti parte della dodecapoli etrusca. Monterozzi, con i suoi 130 ettari di estensione, è il complesso etrusco più grande che si conosca e i dipinti delle sue tombe sono l’unica testimonianza di arte classica pre-romana nel bacino Mediterraneo. Il Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia si trova in Piazza Cavour ed è visitabile con l’ausilio di guide dal martedì alla domenica, con orari 9:00 – 19:30.